Diritti LGBT in Georgia

I diritti delle persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) in Georgia sono differenti da quelli per gli eterosessuali. La Georgia è uno dei pochi paesi dell'ex Unione Sovietica (gli altri sono i Paesi Baltici, membri dell'Unione europea) che proibisce direttamente la discriminazione contro le persone LGBT nella propria legislazione, del lavoro-correlato o in altro modo, e considera i crimini commessi sulla base del proprio orientamento sessuale un fattore aggravante di azione penale[1].

Nonostante questo l'omosessualità è considerata un importante scostamento dai valori altamente tradizionali della Chiesa ortodossa prevalenti nel paese, in cui le discussioni pubbliche nei confronti della sessualità in generale tendono ad essere evitate. Di conseguenza gli omosessuali sono spesso bersagli di abuso e violenza fisica[2].

Il governo cerca di portare un'evoluzione dei diritti umani nel paese, in linea con le esigenze di integrazione europea ed euro-atlantica (NATO) della Georgia. L'ex primo ministro georgiano Bidzina Ivanishvili ha dichiarato che "le minoranze sessuali rappresentano gli stessi cittadini come noi ... [e che] la società gradualmente si abitua ad essi"[3].


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